All’anagrafe (disneyana) Nocciola Vildibranda Crapomena (negli USA Witch Hazel o Wanda Witch), nata nell’817 a.c. e residente in Via della Tregenda al n. 13, da noi conosciuta come Strega Nocciola, esordisce su Topolino nel 1952.
Il personaggio ideato da Jack Frederick Hannah (1913-1994) non è il classico animale antropomorfo, ma una vecchia signora bionda (in realtà – ma lo scopriremo anni dopo – indossa una parrucca), con un nasone rubicondo. E, infatti, come tutti gli umani, ha cinque dita, invece delle quattro della maggior parte degli altri personaggi del fumetto.
Nocciola oscurata da Amelia
In realtà, nell’universo Disney, Nocciola ha, almeno all’inizio, un ruolo marginale, oscurata dalla presenza dominante della strega ben più nota Amelia, “la fattucchiera che ammalia” (con la quale in qualche caso interagisce, così come conla collega Maga Magò).
Identità
Ed è proprio nell’edizione italiana che il personaggio di Nocciola acquisisce una maggiore identità, segnatamente nel 1956 nella storia di Carlo Chendi (1933-2021) e Luciano Bottaro (1931-2006) Paperino e l’aspirapolvere fatato, nella quale la strega si mostra meno dura ed interagisce per la prima volta con Zio Paperone.
Caratterizzazione
Tuttavia, la piena caratterizzazione del personaggio avrà luogo sul n. 236 di Topolino del 5 giugno 1960.
Depressione
In questa avventura, dopo 8 anni di interazione con il mondo dei paperi (specificamente con Paperino, i suoi nipoti Qui, Quo e Qua e, come detto, con Zio Paperone), nella storia Pippo e la fattucchiera, vediamo una Nocciola in depressione perché gli uomini non credono più nelle streghe.
Le streghe non fanno più paura
E tantomeno, delle streghe, ne hanno timore.
L’interazione con agnostico Pippo
Emblema di questa indifferenza è Pippo (cane antropomorfo e personaggio del mondo dei topi), testardo e agnostico per natura, che Nocciola cercherà nei tanti decenni successivi a convincere dell’esistenza della magia.
Una strega dallo psicologo
La resistenza di Pippo sarà tale da spingere, ad un certo punto, Nocciola a rivolgersi ad uno psicologo, avendo perso lei stessa la convinzione nei suoi poteri.
Il finale dopo 45 anni
Una situazione che vedrà un lieto fine al compimento del 45° anniversario del lungo confronto tra Pippo e Nocciola, grazie proprio all’autore italiano Luciano Bottaro, che scriverà l’ideale finale nella storia del 2005 Pippo e la corona delle streghe.
Pippo rilascia una dichiarazione di fede a Nocciola
In quella vicenda, Pippo, ormai amico, di Nocciola dedice di rilasciare alla strega una dichiarazione in cui afferma di credere all’esistenza della magia.
Basta poco
Ma, come sempre accade in questi casi, mentre Nocciola vola via felice a cavallo della fida scopa Belzebù, Pippo commenta tra sé: «In fondo basta poco per fare felice qualcuno… come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!».
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)