Possedere ancora a distanza di anni la Olivetti Divisumma 24 significa avere tra le mani un vanto della tecnologia italiana, quando il mercato delle calcolatrici elettromeccaniche da ufficio era piuttosto limitato.
Pratica e tecnologica
Già nel 1956, l’anno della messa in commercio, la Divisumma 24 rappresentava il giusto compromesso tra il concetto di velocità e innovazione tecnologica riscontrabile nelle calcolatrici d’ufficio odierne.
Serio investimento
Di sicuro l’acquisto di una o più Olivetti Divisumma 24 era, per le aziende dell’epoca, un investimento importante.
Poco economica
La Divisumma 24, del peso non indifferente di circa 15 chili, veniva venduta, infatti, a 325 mila lire.
Quasi come una 500
Prezzo altissimo, se lo si paragona alle 60 mila lire di uno stipendio medio e alle 465 mila lire necessarie in quegli anni all’acquisto di una Fiat 500.
Gli ideatori
La Divisumma 24 nacque da un progetto di Natale Capellaro (1902-1977), con l’estetica curata da Marcello Nizzoli (1887-1969).
Quattro funzioni
Addizionava, sottraeva, moltiplicava e divideva. Di 250 cicli al minuto la velocità di stampa, ovvero la rotazione completa di 360 gradi dell’albero principale.
Veloce quanto basta
La Divisumma 24 fornita di un motore da 70 watt, poteva effettuare una gran varietà di calcoli in un tempo breve e in modo automatico.
La tastiera
La tastiera della Divisumma 24 era inclinata per facilitarne l’uso, i tasti numerici principali erano 9 di forma circolare in plastica bianca riportanti le cifre da 1 a 9.
Nastro inchiostrato
Le fasi di calcolo e i risultati erano stampati su un rotolo di carta, per mezzo di un nastro inchiostrato in banda blu e rossa.
Manutenzione complicata
Non si può certo dire che la manutenzione fosse il fiore all’occhiello della Divisumma 24. Per il corretto funzionamento dell’intricato numero di ingranaggi, infatti, occorrevano quattro tipi di olio lubrificante con viscosità diverse.
Fino al 1964
La Olivetti Divisumma 24 fu prodotta fino al 1964 negli stabilimenti d’Ivrea. Versione semplificata della Tetractys, faceva parte insieme all’Elettrosumma 22, l’Elettrosumma 24, la Multisumma 24, di una serie di calcolatori elettrici automatici chiamata MC-24.
6 milioni di esemplari
Con circa 6 milioni di unità vendute, la Divisumma 24 grazie al buon rapporto prezzo/prestazioni fu il modello maggiormente apprezzato della Olivetti.
I colori Olivetti
Fu inoltre il primo prodotto della nuova era della produzione dell’industria di Ivrea per quanto riguarda il cromatismo: in essa troviamo il colore Olivetti nella base mentre nel coperchio un colore molto più scuro.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)