Negli anni 60 gli apparecchi Cinebox e Scopitone distribuiti nei locali pubblici, tentarono di rubare la scena ai più diffusi e popolari jukebox, sfidandoli sullo stesso terreno dell’intrattenimento musicale.
Video Jukebox
Il Cinebox e lo Scopitone dalle caratteristiche simili, non erano altro che dei jukebox. Oltre alle canzoni permettevano di selezionare anche i relativi video musicali a colori.
Tecnologia italiana
Il Cinebox nacque dall’accordo tra l’inventore Pietro Granelli (1918-1975) e Paolo Emilio Nistri (1925-2017) della Omi (Ottico Meccanica Italiana), azienda leader in Europa nel campo degli strumenti ottici di precisione.
Sif
Poi la Sif (Società Internazionale di Fonovisione), dell’imprenditore milanese Angelo Bottani (1920-1978), lo diffuse in Europa e Stati Uniti.
I primi modelli
I primi 500 modelli di Cinebox uscirono nel 1959. Ognuno conteneva fino a 40 nastri video.
I videoclip
In accordo con le più importanti case discografiche e cinematografiche italiane come Rca e Titanus, vennero girati video in 35mm, poi ristampati in 16mm, da collocare nei Cinebox.
Gli autori
Fra gli autori, c’erano i registi Enzo Trapani (1922-1989), Beppe Recchia (1934-2007) e Tullio Piacentini (1919-2005).
Lo Scopitone
I primi Scopitone furono presentati in Francia dalla società Cameca nel 1960, un anno dopo il Cinebox. L’apparecchio si ispirava alla tecnologia dell’americano Panoram, molto in voga negli anni 40.
Panoram
La differenza tra Panoram e Scopitone era che il primo poteva ospitare al massimo otto video musicali in bianco e nero, detti Soundies, mentre lo Scopitone 36 video a colori in alta fedeltà.
Germania e USA
L’apparecchio francese fu distribuito anche nella Germania Ovest e negli Stati Uniti, dove ciascuna installazione costava 3500 dollari.
I costi di gestione
A segnare la fine del Cinebox dopo un decennio furono i costi di gestione. Oltre all’istallazione, a gravare sull’uso c’era la tassa Siae.
Usura
Per recuperare l’investimento, il gestore dell’apparecchio doveva proiettare le pellicole talmente tante volte che alla fine si usuravano.
La fine dello Scopitone
Favorito in un primo tempo dalla censura francese ben più permissiva di quella italiana, alla fine degli anni 60 anche lo Scopitone uscì di scena.
Tv e qualità
Fra i motivi della dismissione, la concorrenza della televisione e la scarsa qualità dei video.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)