Quando si dice: “Un povero diavolo“. Così era Geppo, diavolo buono, ex angelo sfortunato. Che, svenendo, ebbe la sventura di cadere nell’inferno al momento della ribellione di Satana, tramutandosi così in diavolo.
La dannazione di Satana
Come detto, la naturale collocazione di Geppo è ovviamente l’inferno; dove però, anziché punzecchiare col forcone i dannati, li aiuta e li soccorre. Con sommo disappunto di Satana, che non si dà pace per non riuscire a farne un diavolo cattivo come tutti gli altri.
Buono dentro
La bontà di Geppo è innata, tanto che le poche volte che tenta una cattiva azione, essa si conclude contrariamente alle sue aspettative trasformandosi in buona.
Salvatore di topi
Suoi compagni di (dis)avventure sono Tomeo, studente svogliato, il serpente tentatore Salvatore e il gatto Caligola. I cui progetti di sterminare i topi vengono involontariamente bloccati da Geppo.
Spin-off di Trottolino
Geppo esordì su un supplemento della rivista Trottolino dal titolo “Trottolino e la «Enne» dimensione” pubblicato nel dicembre 1954 con una storia disegnata da Giulio Chierchini (1928-2019).
Autonomia
Divenne però un fumetto autonomo solo nel 1961 (con L’Editoriale Metro – EM, casa editrice italiana fondata da Renato Bianconi (1928-1993), editore già dagli anni Cinquanta con Edizioni Bianconi).
La chiusura
Geppo concluse la sua avventura dopo 399 numeri mensili nel gennaio 1994 (pare che volutamente l’editore evitò di raggiungere il numero 400).
Due serie
In realtà, la pubblicazione di Geppo fu divisa in due serie. La prima edita fino al 1974, composta da 162 privi di numerazione progressiva.
237 numeri
La seconda dal gennaio 1975 fino allo stesso mese del 1994, dopo 237 numeri (anche se dal 1989 venivano pubblicate solo ristampe).
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)