Il debutto avviene sul primo canale tv, il 14 luglio 1963 e per 290 episodi Calimero accompagnerà gli italiani (ma anche i giapponesi, dove il pulcino nero è tuttora molto famoso).
La covata veneta
Calimero è il quinto pulcino della covata di Cesira, una gallina veneta afflitta da condizionamenti razziali (disconosce il piccolo per il colore delle piume) e di Gallettoni, un solo apparentemente burbero gallo.
Il cappello
Calimero è contraddistinto dal caratteristico cappello costituito dalla metà superiore dell’uovo da cui è uscito.
Il travaglio esistenziale di Calimero
L’imprinting di Calimero, il cui nome origina dalla Basilica di San Calimero nel milanese, dove l’autore Giovanni Pagotto (conosciuto con lo pseudonimo Nino Pagot, 1908-1972) si era sposato, avviene con un cane dormiglione.
Imprinting
Che il pulcino inizialmente scambia per la madre.
Gli emarginati
Di lì in poi, metafora della vita degli emarginati, la vita del pulcino derelitto sarà travagliata e vagabonda.
Fagotto
Come dimostrato dal bastone col fagotto sulle spalle.
Ripudio
Divisa tra il ripudio familiare, la frequentazione di cattive compagnie e di personaggi scaltri (il papero Piero) o saccenti (il professor Gufo Saggio), mitigati dalla presenza di soggetti positivi come Priscilla (la fidanzata di Calimero) o l’amico Valeriano.
La soluzione…
Ispirato evidentemente alla favola di Cenerentola (a partire dalla cenere stessa), se ne discosta quanto a fatalismo. Nell’universo di Calimero il lieto fine delle avventure non è scontato, anzi. Onestà e buona fede non vengono quasi mai premiate (salvo nei periodi natalizi, quando ogni avventura termina con un aiuto insperato).
… peggiore del problema
E la soluzione al problema – vista soprattutto con gli occhi di oggi – è anche peggio dello stesso.
La fuliggine di Calimero
Il pulcino, infatti, non è nero, ma solo coperto di fuliggine (a seguito di una caduta alla nascita).
L’olandesina
Come dimostrato dall’efficacia del detersivo Ava, presentato dall’ariana olandesina della Mira Lanza, di cui Calimero è testimonial negli spot del contenitore pubblicitario Carosello.
Ava, come lava!
All’insegna dell’imperituro claim: “Ava, come lava!“. Insomma, la causa dei problemi sembra risiedere unicamente nella condizione cromatica del pulcino.
Mitigazione
Col tempo la storia di Calimero viene parzialmente rivista e l’abbandono iniziale dei genitori Cesira e Gallettoni è dimenticato. E sostituito da un contesto familiare opposto, dove Calimero è accudito come figlio unico. Mitigata anche la questione razziale, con il mantenimento del colore delle piume che si assume naturale.
I detti
Ciò nonostante, nell’immaginario collettivo sono rimaste impresse le espressioni sofferenti del personaggio (anche grazie alla caratterizzazione vocale fornita da Ignazio Colnaghi, 1924-2017), entrate nel linguaggio comune degli anni ’60 e ’70, come: “Eh, che maniere! Qui tutti ce l’hanno con me perché io sono piccolo e nero… è un’ingiustizia però”. (M.L. per 70-80.it)