Rosa, rosae, rosae, ma com’è difficile il latino, chi mi aiuta a fare la lezione di prima declinazione? In tanti ricordano ancora il testo della canzone che accompagnò gli allora adolescenti, sigla d’apertura della serie televisiva I ragazzi di padre Tobia.
I ragazzi più ricchi del mondo
Il brano iniziale, I ragazzi più ricchi del mondo composta da Roberto De Simone (1933), a cui fu anche attribuito il titolo Chi trova un amico trova un tesoro, nonostante l’indubbia orecchiabilità e il successo di pubblico, per qualche inspiegabile motivo, non fu mai pubblicata su disco.
Le sigle scomparse
Stesso discorso per Fanfaronando di Lucia Biagini, una delle novità che caratterizzarono gli ultimi due episodi de I ragazzi di padre Tobia. Solo in seguito, infatti, la canzone così come la precedente, fu inserita in una compilation del 2017 dal titolo: C’era una volta…La Tv dei ragazzi.
Con tanti amici
Destino differente per Con tanti amici cantata da Giusy Balatresi (1950), sigla finale della serie tv e lato B del disco Una lacrima, pubblicato nel 1968.
L’esordio
Proprio alla Tv dei ragazzi, infatti, la serie su Padre Tobia (Silvano Tranquilli, 1925-1997), esordì alle 17.45 del 13 marzo 1968 con l’episodio Lunga veglia a villa Fiordaliso. Lo sceneggiato per ragazzi durò fino al 1973, per un totale di 4 stagioni e 14 episodi.
Gli autori
Ideata da Mario Casacci (1920-1995) e Alberto Ciambricco (1920-2008), gli stessi del Tenente Sheridan (Ubaldo Lay, 1917-1984) e sceneggiata da Silvano Balzola, I ragazzi di padre Tobia, fu subito acclamata dai giovanissimi.
Prete sui generis
Definita dai giornali dell’epoca: nuova serie quasi gialla tutta dedicata al pubblico giovane, ogni puntata raccontava le vicende di Padre Tobia, prete di larghe vedute per la tv di stampo democristiano tipica del periodo.
Sheridan con la tonaca
Padre Tobia, amante dei fumetti e dei disegni caricaturali, dotato di un certo carisma, con la compostezza che si addice a chi indossa l’abito talare, si ritrovava a risolvere delicate situazioni come il più navigato dei detective.
La profezia di Tranquilli
Lo stesso Silvano Tranquilli in un’intervista pubblicata sul Radiocorriere Tv, dell’epoca, rivelò che non gli sarebbe dispiaciuto se la serie avesse avuto tra i ragazzi lo stesso gradimento del pubblico adulto verso il Tenente Sheridan; come, di fatto, avvenne.
I ragazzi di padre Tobia
Al centro di ogni vicenda, oltre a Padre Tobia, il gruppo di scout amanti del judo, ma fautori della non violenza, accomunati dallo spirito di solidarietà verso il prossimo. Fra di loro Marco Tranquilli e Antonio Angrisano figli dei due protagonisti, Silvano Tranquilli e Franco Angrisano (1926-1996), il sagrestano Giacinto.
Rino e Cris
A capo degli scout spiccava Rino (Aldo Wirz), quello più grande e Cris (Valeria Ruocco, 1953), l’unica ragazza del gruppo.
Giacinto
Protagonista degli indimenticabili siparietti comici, il sagrestano Giacinto bonaccione e imbranato. Uno dei pochi del cast originario, che compaiono negli episodi finali.
Le storie
Ogni storia vedeva i ragazzi impegnati assieme a Padre Tobia e Giacinto, a sventare azioni criminose o a scoprire un antico tesoro.
Argomenti delicati
In alcune circostanze venivano toccati anche argomenti delicati, come l’integrazione nel gruppo di un ragazzo affetto da poliomielite.
Gli episodi finali
Gli ultimi due episodi de I ragazzi di padre Tobia, dal titolo Salviamo la pineta e Dov’è Renzo, rappresentarono un vero e proprio colpo di scena per il pubblico di affezionati. Padre Tobia partito come missionario per l’Africa, lasciò il posto a padre Giovanni (Carlo Simoni, 1943).
Uno strano detective, padre Brown
La figura di padre Tobia, fu probabilmente ispirata da padre Brown (Alec Guinness, 1914-2000), protagonista del film Uno strano detective uscito nel 1954 e tratto dall’omonimo romanzo di G.K. Chesterton (1874-1936).
Renato Rascel
In seguito dalla pellicola prese il via sulla tv italiana nel 1970 I racconti di padre Brown, serie interpretata da Renato Rascel (1912-1991).
Don Matteo
I ragazzi di padre Tobia seppe anticipare il successo di un altro detective con la toga, Don Matteo, fiction con Terence Hill (1939) in onda d 13 anni su Rai 1 e che proprio nell’ultima stagione vede un cambio del protagonista come nella serie con Silvano Tranquilli.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)