Il 10 febbraio 1968 per la prima volta un artista francese raggiunse la vetta della storica Hot 100 di Billboard, la classifica di vendita della musica americana. Vi sarebbe rimasto per 5 settimane consecutive. A compiere l’impresa fu Paul Mauriat (1925-2006) e la sua orchestra, con il brano Love is Blue.
L’amour est bleu
Composta da André Popp (1924-2014) con il testo di Pierre Cour (1916-1995) L’amour est bleu, questo il titolo originale francese, sarebbe presto divenuta Love is Blue, nella versione inglese di Bryan Blackburn (1928-2004)
Vicky Leandros
Nel 1967 la cantante di origine greca Vicky Leandros (1952), in rappresentanza del Lussemburgo, propose in francese la canzone all’Eurovision Song Contest svoltosi a Vienna. Ma arrivò solo quarta.
Croce e delizia
Nel testo francese di Love is Blue, l’amore viene descritto come croce e delizia sotto forma di colori (blu e grigio) ed elementi naturali (acqua e vento). Mentre nella versione inglese si sofferma soprattutto sui colori.
Paul Mauriat
Nonostante fosse incisa in più lingue da Vicky Leandros, Love is Blue stentava a decollare. Ad accorgersi delle sue potenzialità fu il direttore d’orchestra e compositore Paul Mauriat.
Arriva il successo
Paul Mauriat realizzò quindi una versione strumentale del disco, conquistando le classifiche di di tutto il mondo, compresa quella italiana nel giugno del 1968.
Misura
Per dare un’idea della questione, il primato americano per un artista francese fu eguagliato solo nel 2017 dal duo Daft Punk.
Domenico Modugno
Love is Blue di Paul Mauriat seguì il singolare destino di Nel blu dipinto di blu, meglio conosciuta come Volare, di Domenico Modugno (1928-1994). Anche in quel caso, il pezzo non vinse l’Eurovision Song Contest, ma divenne comunque un successo mondiale.
Apprezzato in tv
Il brano ha conquistato anche il pubblico televisivo. Compare infatti in un episodio dei Simpson e nella fortunata serie Mad Men.
La tempesta
La puntata in questione è The Flood (La tempesta), la numero cinque della sesta stagione, ambientata nel 1968.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)