Dopo le positive esperienze innovative e dissacratorie di Kriminal e Satanik, Max Bunker e Magnus decidono di insistere sul filone attraverso l’originale Alan Ford. Che sposta il modello verso una parodia con trame spionistiche in un layout grottesco di denuncia sociale.
La sgangherata agenzia investigativa americana che parla in dialetto milanese
Nasce così nel maggio 1969 l’innovativo Alan Ford, edito, come i fumetti per adulti di cui sopra, dalla milanese Editoriale Corno.
Gruppo T.N.T.
Il concept sono le avventure a sfondo giallo/umoristico, con tratti surreali e socialmente provocatori, di un gruppo di agenti segreti noto come Gruppo T.N.T.
La sede
Il quale ha sede a New York in uno sgangherato negozio di fiori.
Deludente esordio
Ma il pubblico non pare gradire l’innovazione e le vendite sono deludenti. Probabilmente a causa della forte originalità del profondo, che disorienta.
Perseverare
L’Editoriale Corno crede però nel progetto e ancor di più nell’acume della coppia Bunker & Magnus (dietro i quali si celano il creativo Luciano Massimiliano Secchi, 1939, creativo e Roberto Raviola, 1939-1996, disegnatore) ed insiste.
La svolta del 15
E la scelta sarà premiata: verso il decimo numero si hanno i primi segnali di ripresa, con un incremento delle vendite progressivo che porta al pareggio con il n. 15.
Arriva in soccorso Superciuk
La svolta arriverà però col n. 26, dove fa la sua prima comparsa il fortunato personaggio di Superciuk, che porta un deciso incremento di copie vendute tale da portare la testata tra i fumetti italiani più conosciuti del periodo
Fenomeno
Diventando un fenomeno editoriale in una contesto sociale molto complicato come quello degli anni ’70.
Spionaggio, humor & satira sociale
L’innovazione di Alan Ford sta soprattutto nell’umorismo satirico e grottesco, nel quale si innestano le componenti poliziesche e la denuncia sociale realizzando quello che, secondo alcuni storici del fumetto, è un fulgido esempio di uno dei primi casi di contaminazione di generi.
Autocaricature
Alan Ford, il biondo personaggio che dà il nome alla serie, inizialmente ne è l’unico protagonista. Ma poi l’attenzione si estende all’intero gruppo di personaggi, con Magnus e Bunker raffigurati in maniera caricaturale, rispettivamente nei personaggi di Bob Rock e della Cariatide.
Milanesità
La cui milanesità traspare in maniera evidente dal frequenze utilizzo di termini dialettali meneghini italianizzati ad arte. (M.L. per 70-80.it)