La potenza del grandissimo Pelé in due parole? Si dice che nel 1969 la sua visita con il Santos (il Santos Futebol Clube, società calcistica brasiliana con sede a Santos, nello stato di San Paolo) in Africa avesse fermato per due giorni la guerra civile in corso tra Nigeria e Biafra. Per assistere all’esibizione del campione brasiliano allo stadio di Lagos, appunto in Nigeria.
La vicenda bellica
All’inizio del 1969 il Santos, dove giocava il già famossimo Pelé, fu invitato in una tournée lungo Congo, Mozambico, Ghana, Algeria e Nigeria, dove era incominciata una sanguinosa guerra tra l’esercito ed il popolo del Biafra, a seguito della secessione autoproclamata dal governo centrale.
30.000 persone ferme davanti a Pelé
Il 4 febbraio del 1969, davanti a 30.000 persone circa, il Santos batté per 2-1 una selezione centro-occidentale del paese a Benin City, al confine con la regione separatista.
Stop War
In quell’occasione la guerra, magicamente, si interruppe per vedere giocare Pelé. Due giorni di non belligeranza per una guerra che si sarebbe conclusa l’anno successivo, nel 1970, con il ritorno del Biafra sotto il controllo governativo.
Parola di Pelé
“C’è stato davvero un cessate il fuoco nel bel mezzo della guerra, ordinato solo per noi. E i miei compagni di squadra ricordano di aver visto bandiere bianche e manifesti in cui c’era scritto che sarebbe tornata la pace solo per vedere giocare Pelé ”, scrisse il campione nella sua seconda autobiografia, pubblicata nel 2006.
Poco importa la verità
Che la vicenda fosse stata romanzata o meno, ha poca importanza: è per noi l’occasione per elevare un tributo a Edson Arantes do Nascimento (1940-2022), subito diventato per tutti O Rei, prima che il mondo lo conoscesse col nomignolo Pelé, affibbiatogli da un compagno di scuola, che voleva canzonarlo perché il futuro campione storpiava il nome del portiere della squadra del Bauro (la prima squadra in cui iniziò a giocare), chiamandolo Pilé anziché Bilé.
1281 gol
Con 1281 gol riconosciutigli dalla FIFA (comprensivi però di amichevoli, incontri non ufficiali e nelle squadre giovanili), di cui il millesimo il 19 novembre 1969 al Maracanà nella gara tra il suo Santos e il Vasco da Gama, Pelé conseguì una lista di primati senza pari.
Infiniti primati
Unico calciatore ad avere vinto tre Mondiali (1958, 1962 e 1970), nominato Atleta del secolo nel 1999 dal Comitato olimpico internazionale, Calciatore del secolo nel 2000 dalla FIF- A insieme a Diego Armando Maradona (1960-2020)-, dal 1961 Patrimonio nazionale del Brasile, dal 2011 Patrimonio storico-sportivo dell’umanità per il Brasile, inserito nel TIME 100 Heroes & Icons del XX secolo e dopo il suo ritiro nel 1977, Cittadino del mondo per l’ONU e dal 1977 ambasciatore Unesco e Unicef, Pelé è consacrato nella storia non solo sportiva. (M.L. per 70-80.it)