Se quello che capitò a Sanremo 1972 fosse avvenuto oggi, la scia polemica e i commenti sui social in particolare, si sarebbero protratti di sicuro per parecchio tempo. Ma andiamo per ordine.
La location
Il Festival di Sanremo 1972 si tenne al Salone delle Feste del locale Casinò dal 24 al 26 febbraio.
E l’Ariston ?
La celebre e attuale sede del Teatro Ariston sarebbe infatti stata scelta solo a partire dal 1977.
Mike Bongiorno
Quell’anno il Festival di Sanremo vide alla conduzione Mike Bongiorno (1924-2009), assieme a Sylva Koscina (1933-1994) e a Paolo Villaggio (1932-2017).
28 canzoni
Gli spettatori a casa assistettero all’esibizione di 28 canzoni, 14 per serata.
14 finaliste
Solo sette per sera approdarono alla serata finale.
Le novità
L’edizione fu inoltre caratterizzata da tre novità fondamentali.
Un singolo interprete
Il regolamento prevedeva che ogni canzone fosse interpretata da un singolo cantante, anziché da una coppia di artisti, come era successo fino al quel momento.
Tre giurie
La dinamica di voto risultò piuttosto complicata dalla scelta di utilizzare ben tre giurie.
Interne ed esterne
Si decise, infatti, che i collegi giudicanti fossero composti da utenti telefonici, comunità sociali e spettatori del casinò.
Il computer
A irrompere sulla scena del Festival di Sanremo nientemeno che un computer.
L’Univac 9400
A presiedere le operazioni di voto delle giurie sparse per l’Italia si inserì infatti il computer Univac 9400, parente stretto di quello che aveva mandato gli astronauti sulla Luna.
Un miliardo di lire
Gli articoli dell’epoca stimarono in circa un miliardo di lire il costo del cervello elettronico e di tutti gli impianti connessi utilizzati per garantire l’imparzialità del voto.
300 utenti
Ogni sera alle 17.30 il computer sceglieva a caso 300 utenti telefonici sparsi in tutta Italia.
9 terminali
Alle 19.30 l’Univac 9400 inviava i nominativi a 9 terminali installati presso le redazioni di altrettanti quotidiani a Milano, Torino, Genova, Trieste, Bologna. Firenze, Roma, Napoli, Palermo.
Telefonisti e notai
Accanto a ogni terminale era prevista la presenza di due telefonisti affiancati da notai con il compito di contattare gli utenti e chiedere loro la disponibilità a far parte della giuria.
1000 votanti
Per ogni regione venivano reclutati 50 giurati telefonici più 10 di riserva, fino a raggiungere il numero di 1000.
Le giurie danno i numeri
I giurati telefonici potevano scegliere una sola canzone. I 150 delle comunità avevano invece la possibilità di assegnare 3 voti ciascuno anche alla stessa canzone.
7 canzoni 7
La giuria di Sanremo situata in sala poteva assegnare 7 preferenze per 7 canzoni diverse, mentre l’ultima serata solo 3.
La fronda
Va da sé che il regolamento di Sanremo del tutto rinnovato e di fatto farraginoso, provocò non pochi malumori soprattutto fra gli interpreti che minacciarono di non partecipare.
Claudio Villa
A capofila della rivolta si pose il reuccio Claudio Villa (1926-1987), il quale si pronunciò a favore di un cambio di regolamento.
Acque agitate
La protesta andò avanti dalle 22 fino alle 7 del mattino del 24 febbraio giorno d’inizio del Festival di Sanremo.
Tanto tuonò…
Poi la maggior parte dei rivoltosi decise di venire a più miti consigli e Sanremo 1972 poté iniziare senza eccessivi scossoni. Per la cronaca, Claudio Villa fu escluso.
Esordienti illustri
Quell’edizione vide il debutto di diversi esordienti illustri fra i quali Gianni Morandi (1944), classificatosi quarto con Vado a lavorare e i Delirium di Ivano Fossati (1951) giunti sesti con Jesahel.
Marcella Bella
Altra esordiente a Sanremo, Marcella Bella (1952) con il suo cavallo di battaglia Montagne Verdi, giunta settima davanti a Piazza Grande di Lucio Dalla (1943-2012) che al Festival aveva esordito nel 1966.
Il computer fa flop
Proprio l’ultima sera e nel momento peggiore, la proclamazione della canzone vincente, l’ Univac 9400 decise di dare forfait. Inutile l’attesa di vedere comparire sullo schermo il responso delle giurie.
Pizzino sanremese
Allo sconsolato Mike Bongiorno non rimase che chiedere aiuto a un collaboratore, il quale gli comunicò il nome del vincitore su un pezzo di carta.
Nicola Di Bari
A vincere il Festival di Sanremo 1972 fu Nicola Di Bari (1940) con I giorni dell’arcobaleno. (E.M. per 70-80.it)