Tutti sappiamo cos’è Il cubo di Rubik: un puzzle in forma di semplice oggetto cubico composto da molti mini-cubi colorati. Che occorre far ruotare fino ad ottenere una configurazione con un solo colore per faccia.
L’impossibile Rubik
L’operazione risulta teoricamente impossibile, visto l’incredibile numero di combinazioni esistenti: 43,252,003,274,489,856,000 (43 trilioni o, se si preferisce, 4.3 x 10^19 diverse configurazioni). E per molti l’impresa resta – ora come allora – davvero impossibile.
Ma è facilissimo!
Eppure è probabile che tanti abbiano anche avuto una compagna di classe che riusciva a risolverlo in poche abili mosse. Guardandoci negli occhi e affermando: “Ma è facilissimo!”.
6,7 secondi
Del resto, nel 2019, il vincitore del campionato mondiale organizzato dalla WCA lo ha risolto in 6,7 secondi.
Chi è Erno Rubik
L’ideatore, Erno Rubik, nasce in Ungheria nel 1944. All’epoca dell’invenzione (1974) insegna architettura al Collegio di Arti Applicate di Budapest. Nelle sue parole proprio “il fascino per l’alterazione dello spazio dovuto alla presenza di strutture architettoniche” lo spinge a creare una prima versione del cubo, in legno (cfr. immagine d’apertura). Lo costruisce, lo colora (uno per facciata), inizia a scomporlo e… non riesce più a tornare alla configurazione iniziale!
Un mese intero
Il padre di questo originale puzzle non è più in grado di risolverlo per un intero mese.
Periodo in cui arriva quasi a perdere la speranza di poterci riuscire.
Invece l’operazione ha successo poco dopo.
Cubo Magico
Resosi conto di aver creato un incredibile rompicapo, Rubik deposita il brevetto per un gioco logico tridimensionale. E trova un primo fabbricante per quello che chiamerà Cubo Magico.
Capire un Cubo
Nel paese natale arriva rapidamente a vendere 300.000 cubi. Successivamente, grazie ad un accordo con una società specializzata in bambole, la Ideal Toy, può distribuirlo in tutto il pianeta. Con vendite pari a 100 milioni di esemplari in soli tre anni.
Il Cubo in Italia
In Italia il cubo sbarca nel 1980, principalmente venduto in confezioni dal nome The Original Rubik’s Cube e importate dall’Inghilterra o da altri paesi europei. Non abbiamo trovato nessuna informazione riguardante la distribuzione ed i volumi di vendita nel nostro paese (perfino l’Enciclopedia Treccani glissa sull’argomento).
Il periodo d’oro
Tuttavia, possiamo affermare che nel periodo d’oro (1980-1986) non siano stati pochi gli italiani ad acquistarlo o a farne dono.
La crisi del 1986
Il 1986 rappresenta l’anno della crisi.
Il New York Times pubblica un articolo in cui afferma che ormai lo si trova solo negli attici, dimenticato in fondo ad un cassetto e… nell’esposizione permanente del Museo d’Arte Moderna di New York (MoMa).
Perdita d’entusiasmo
D’altro canto, chi era riuscito a risolverlo aveva ormai perso l’entusiasmo. E chi non ne era stato in grado, aveva accantonato l’irritante giocattolo.
La rinascita del 2001
Inaspettatamente, però, nel 2001 le vendite iniziano a crescere di nuovo. Possedere un cubo torna ad essere cool (“Let’s twist again”, titolava il Boston Globe).
La generazione Y scopre il Cubo
Le spiegazioni sono varie, ma principalmente si ritiene che la generazione Y – che non aveva vissuto gli anni ‘80 – avesse scoperto l’oggetto navigando nell’allora giovane Web facendone un’icona.
Intellettuali
Un modo per i più intellettuali di differenziarsi dalla massa degli adolescenti, entusiasti in quegli anni del nuovissimo gioco PacMan sulle altrettanto futuristiche console Atari.
Intelligenza Artificiale vs Cubo Rubik
Non finisce qui.
Negli anni ‘20 (duemila venti, intendiamo, quelli attuali) l’intelligenza artificiale ha creato un nuovo interesse per il cubo, dando vita ad una specie di terza ondata.
Mano meccanica
È infatti iniziata una corsa ad allenare le reti neuronali (un tipo di Intelligenza Artificiale) alla sua risoluzione teorica. Fino ad arrivare all’incredibile mano meccanica di OpenAI in grado di risolvere il gioco nel mondo fisico e non solo su uno schermo di computer.
350 mln di cubi
Ad oggi sono stati venduti nel mondo oltre 350 milioni di cubi, pubblicati decine di libri, inventate numerose strategie e realizzati programmi di simulazione per la sua risoluzione sulle principali piattaforme informatiche.
Cubo iconico
La realtà è che Il cubo di Rubik è diventato un oggetto iconico in tantissimi campi. A partire dall’arte fino alla politica. Quando si tratta di trovare un efficace titolo durante una delicata crisi di governo. (M.H.B. per 70-80.it)