Intanto chiariamo una cosa: Cocaine è un brano musicale del 1976 di J.J. Cale (1938-2013), indimenticato maestro di contaminazione blues, jazz e country-rock. Anche se è maggiormente conosciuto nella versione pubblicata da Eric Clapton (1945) nell’album Slowhand del 1977, prodotta da Glyn Johns (1942).
Who, Led Zeppelin e Rolling Stones
Il quale vantava già collaborazioni con gli Who, con i Led Zeppelin e con i Rolling Stones, tanto per inquadrare la portata della cosa. Peraltro, lo stesso J.J. Cale ha composto anche un altro classico di Clapton: After Midnight.
Equivocità
Clapton descrive Cocaine come una canzone contro la droga, pur nella consapevolezza dell’equivocità del messaggio. «I fan ascoltano solo il ritornello «She don’t lie, cocaine» (“la cocaina, lei non mente”), ma la canzone dice anche «If you wanna get down, down on the ground, cocaine» (“se vuoi cadere, cadere per terra, cocaina”)”, spiega.
Ritrattazione
Preso atto dell’equivocità del testo, Clapton ha quindi nel tempo difeso il pezzo sostenendo che è preferibile una canzone che sia contro la droga in maniera allusiva, piuttosto che diretta.
Effetto dissuasivo che verrebbe meno se…
Ciò in quanto questo garantirebbe un effetto dissuasivo che verrebbe meno nel caso in cui fosse percepita come una canzone dal messaggio moralistico o paternalistico.
(Dirty) Cocaine
Tuttavia, a causa del suo messaggio ambiguo, Clapton non ha eseguito la canzone in molti dei suoi concerti. Non solo, nel corso degli anni ha aggiunto le parole “that dirty cocaine” (quella sporca cocaina) negli spettacoli dal vivo.
Onde non equivocare
Evidentemente per sottolineare inequivocabilmente il messaggio anti-droga della canzone. (M.L. per 70-80.it)