La serie I Dream of Jeannie creata da Sidney Sheldon (1917-2007) e trasmessa sulla rete americana NBC dal 1965 al 1970, sbarcò in Italia nel 1977 con il titolo Strega per Amore. Nata sull’onda del successo della sit-com Vita da strega, che spopolava negli stessi anni, condivide con questa più di una curiosità.
Bianco e nero o colore?
Se i vostri ricordi oscillano tra il bianco e nero e il colore è perché dei 139 episodi totali i primi 30 di I Dream of Jeannie furono girati in bianco e nero (poi colorizzati nel 2000) e solo i successivi a colori. La produzione puntava infatti inizialmente al risparmio, non pensando che la serie avrebbe avuto un tale successo.
La puntata pilota
Protagonisti sono Barbara Eden (1931), che interpreta l’affascinante Jeannie, la “strega per amore”, e Larry Hagman (1931-2012), nei panni di un’astronauta che, dopo essere precipitato con la sua capsula su un’isola del Pacifico, vi trova una misteriosa bottiglia semovente.
Anthony (Tony) Nelson
Nel primo episodio il maggiore Anthony (Tony) Nelson libera dalla sua prigionia millenaria la ragazza, che, oltre a metterlo in salvo, si innamora subito di lui.
Vita da genio
Jeannie, come suggerisce il nome stesso è un genio, non una strega, ma il titolo italiano della serie fa volutamente il verso al telefilm Vita da strega che stava già riscuotendo un grande successo negli stessi anni.
Magie e pasticci
Se Jeannie non è una strega, fa comunque le magie. Le basta portare le braccia piegate davanti al petto e fare un cenno del capo battendo le ciglia. Soprattutto può esaudire i desideri di colui che, avendola trovata, è diventato il suo “padrone”. Spesso però i suoi tentativi di soddisfarlo e affascinarlo sfociano in disavventure di cui l’ufficiale e i suoi colleghi si trovano ad essere protagonisti.
Un matrimonio impossibile?
La serie ruota attorno al sogno d’amore di Jeannie, che il maggiore dell’aeronautica non si decide a coronare a causa dell’atipicità della relazione e del personaggio con cui divide il tetto. Il matrimonio si farà infine, proprio nell’ultima puntata della serie.
Una casa per due streghe
Una curiosità che lega la serie Strega per amore alla già citata antagonista è l’edificio utilizzato per le riprese esterne della casa del Maggiore Nelson, che è lo stesso di Vita da Strega e si trova tuttora negli studi della Columbia Pictures.
Una stanza nella bottiglia…
In realtà Jeannie abita nella sua bottiglia, dove rientra ogni volta facendosi piccina, dopo essere svanita in una nuvola di fumo, rosa come il suo costume.
…in confezione natalizia…
La magica bottiglia viola (l’originale era verde, dipinta con foglie in oro) era, in realtà, il contenitore natalizio in edizione limitata del whiskey Bourbon “Beam’s Choice” del 1964, disegnata da Roy Kramer (1929) per la Wheaton Bottle Company.
…da raggiungere con una scala!
L’interno della bottiglia era un set costruito in un teatro di posa e l’attrice doveva infilarcisi dentro tramite una scala.
Il costume
Anche il costume era verde in origine e fu censurato perché mostrava troppo spudoratamente l’ombelico di Barbara Eden. Venne in seguito indossato dal personaggio di sua sorella dopo adeguate modifiche. L’iconico “completino-harem” rosa è ora in mostra allo Smithsonian Museum di Washington.
Il pancione nascosto
Durante la prima stagione l’abitino succinto e sexy della protagonista venne sostituito da un abito con decine di strati di veli che ricoprivano il corpo della ragazza. Il motivo fu la gravidanza di quest’ultima, che poté continuare a recitare nella serie così camuffata.
Un infiltrato tra le streghe
Un altro bizzarro episodio che lega la serie con la citata rivale è quello che vede protagonista uno degli sceneggiatori di Vita da strega, James S. Henerson (1936-2020). Costui fu anche l’ideatore della sorella di Jeannie, quella con l’abito verde. Henerson venne licenziato dal team di Vita da strega, quando si scoprì che lavorava contemporaneamente per entrambe le serie.
La famosissima sigla…
Tutti ricordiamo la celebre sigla, in cui Jeannie, la strega per amore, balla sotto forma di disegno animato. Il cartoon fu realizzato dall’animatore premio Oscar, Friz Freleng (1906-1995). La musica che lo accompagna, scritta da Hugo Montenegro (1925-1981) e Buddy Kaye (1918-2002), divenne uno dei temi più famosi del piccolo schermo.
…che sostituì la ballata jazz
Il tema originale però all’inizio era un altro, una ballata jazz scritta da Richard Wess (1930-1973) che però non piacque a Sidney Sheldon che già dopo la prima stagione lo cambiò.
Jeannie cartone animato e bambola
Nel periodo 1973-75, la casa di produzione Hanna-Barbera produsse una versione animata ispirata alla serie. In essa Jeannie compie le magie scuotendo la coda di cavallo che ha sulla testa. Fu creata anche una Barbie con le sue fattezze.
Magia simulata…
I semplici effetti speciali prevedevano per lo più sparizioni o trasformazioni. Il fumo nel quale Jeannie spariva nella prima stagione in bianco e nero era ottenuto con una sovrapposizione fluttuante combinata all’animazione. Successivamente, questo metodo fu sostituito da un fumo scenico rosa. I prodotti chimici impiegati erano talmente corrosivi che 12 bottiglie dovettero essere cambiate nel corso della serie.
…e reale?
Nel 1994 Barbara Eden, che ha sempre conservato la bottiglia originale tra i cimeli più cari, rimase particolarmente scioccata dagli effetti di un terremoto. In seguito alla scossa tutto crollò dagli scaffali di casa al punto che divenne impossibile entrare nella biblioteca.
In cassaforte
Quando infine fu aperto un varco la bottiglia fu vista svettare intatta sopra alla piramide di libri accatastati. Da allora l’attrice ha rivelato di conservarla in cassaforte.
Chissà se da lì qualcuno prima o poi riuscirà di nuovo ad aprirla. (A.F. per 70-80.it)