Quando nel 1971, l’allora medico George Miller (1945) e il regista alle prime armi Byron Kennedy (1949-1983) s’incontrarono, non pensavano certo che avrebbero ideato una delle saghe cinematografiche più avvincenti: Mad Max.
Film australiano
Il film girato in Australia, uscì nel paese d’origine il 12 aprile del 1979. In Italia, invece, arrivò solo il 17 gennaio 1980, con il titolo Interceptor. Ovviamente ispirato dal veicolo ultraveloce usato dal protagonista.
Il medico e il giornalista
A metà anni ’70, Miller aveva alle spalle un ormai consolidata esperienza come medico all’ospedale di Sydney. Lì apprese di un giornalista che lavorava al seguito della polizia sui luoghi di drammatici incidenti stradali, raccogliendo le dichiarazioni dei testimoni oculari.
Il soggetto di Mad Max
Quelle interviste, sommate alle sue esperienze di medico a stretto contatto con vittime e feriti, ispirarono il soggetto di Mad Max. Non essendo pratico di copioni, Miller ingaggiò lo sceneggiatore James McCausland che compare anche in una breve sequenza del film.
Ispirato alle comiche
Incredibile ma vero, il soggetto originario prevedeva che Mad Max fosse un film muto, con scene d’azione ispirate ai cortometraggi anni ’20 di Buster Keaton (Joseph Frank Keaton, 1895-1966) e Harold Lloyd (1893-1971).
Futuro distopico
George Miller ritenne che la storia sarebbe sembrata più credibile al pubblico se ambientata in un tetro futuro distopico.
La trama
Mad Max racconta le vicende di un gruppo di poliziotti dotati di auto velocissime, alle prese con una banda di sanguinari motociclisti.
Toecutter
Il capo della banda Toecutter (Hugh Keys-Byrne, 1947-2020), assieme a Bubba Zanetti (Geoff Parry, 1953), decide di vendicarsi dopo la morte di uno dei componenti della gang.
La vendetta
L’uomo, Crawford “The Nightrider” Montazano (Vincent Gil, 1939-2022), si è, infatti, schiantato, assieme alla compagna, con un’auto V8 Interceptor rubata alla polizia, inseguito dall’agente Max Rockantasky (Mel Gibson, 1956). I teppisti poi uccideranno la moglie e il figlioletto di Rockantasky, scatenando la sua vendetta.
Esordio casuale
Si racconta che l’esordio di Mel Gibson nel mondo della celluloide fu casuale. Accompagnò, infatti, al provino per Mad Max l’amico Steve Bisley (1951), suo compagno di recitazione al National Institute of Dramatic Art (NIDA), l’istituto australiano di arte drammatica.
Il protagonista
Alla fine per il ruolo di protagonista fu scelto Mel Gibson, mentre a Steve Bisley fu assegnato quello del poliziotto Jim “Goose” Rains.
Melbourne
Le riprese si svolsero a Melbourne senza i permessi di ripresa per chiudere le strade; alla fine però la polizia diede comunque una mano. Le stesse divise dei poliziotti erano, a causa del budget basso, in similpelle: l’unica in pelle vera era quella di Gibson.
Le comparse
Gli attori che prestarono il volto ai teppisti in moto nel film erano comparse del posto.
Un viaggio di mille chilometri
I quali intrapresero un viaggio di quasi mille chilometri in sella alle moto modificate per spostarsi nei luoghi delle riprese, poiché la produzione non poteva permettersi di pagargli i biglietti per gli spostamenti.
La V8 Interceptor
La V8 Interceptor del titolo, fu frutto della fantasia del produttore Byron Kennedy e dell’operato di meccanici e carrozzieri costruita sulla base di una Ford Falcon XB GT Coupé del ’73. Le moto modificate, invece, erano dieci Kawasaki Z1000 più una KH250.
Budget modesto
Mad Max, fu girato con un modesto budget di 400 mila dollari, incassò in tutto il mondo 100 milioni di dollari.
La saga
La pellicola fu seguita da: Interceptor-Il guerriero della strada (Mad Max 2, 1981), Mad Max, oltre la sfera del tuono (Mad Max Beyond Thunderdome, 1985) e Mad Max: Fury Road (2015) protagonista Tom Hardy (1977), al posto di Mel Gibson.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)