Non c’è dubbio che nella top 10 dei classici natalizi per il piccolo schermo, Una poltrona per due (Trading Places) film del 1983 diretto da John Landis (1950) occupa le prime posizioni. Eppure il percorso che portò alla realizzazione della pellicola fu piuttosto accidentato.
24 anni di repliche
Dal 1997 Una poltrona per due viene trasmesso ogni anno durante le feste dai canali Mediaset, sempre con un notevole successo. Tanto da averlo fatto diventare parte integrante della tradizione natalizia.
Il soggetto
Scritto da Timothy Harris (1946) e Herschel Weingrod (1947), come spesso accade ai film di successo, il soggetto di Una poltrona per due fu ispirato da fatti realmente accaduti. In particolare Harris appassionato di tennis rimase impressionato negativamente da due ricchi fratelli suoi compagni di gioco, assidui rivali tra di loro e dediti alle scommesse.
Nasce Una poltrona per due
A questo punto Timothy Harris ne parlò a Herschel Weingrod e nacque la sceneggiatura del film ambientato nel mondo dei mercati finanziari. I due per rendere più divertente la pellicola, decisero di sostituire il succo d’arancia e la pancetta di maiale, alle tradizionali materie prime al centro delle contrattazioni commerciali.
La Paramount Pictures
La sceneggiatura di Una poltrona per due che in origine si chiamava Black and White, piacque molto alla Paramount Pictures. In particolare, la società di produzione e distribuzione cinematografica ne apprezzò le atmosfere tipiche di certe commedie folli degli anni ’30 e ’40.
I protagonisti
Ambientato a Filadelfia, lo script di Una poltrona per due fu sviluppato sulle figure di Richard Pryor (1940-2005) e Gene Wilder (1933-2016) come protagonisti, rispettivamente nei ruoli di Billy Ray Valentine e Louis Winthorpe III. La coppia, in effetti, era molto richiesta dopo il successo del film Nessuno ci può fermare (Stir Crazy, 1980).
Arrivano Eddie Murphy…
Purtroppo a causa di un incidente occorsogli, Richard Pryor dovette rinunciare alle riprese. La produzione decise quindi di proporre la parte a Eddie Murphy (1961), reduce dal successo di 48 ore (48 Hrs), sua pellicola d’esordio. Nel frattempo, tuttavia, anche Gene Wilder s’era defilato.
… e Dan Aykroyd
John Landis non conosceva Eddie Murphy, ma dopo aver visto le sue performance nel noto show Saturday Night Live, apprezzò la scelta della produzione. Intanto il regista, contro il parere della Paramount, decise di dare il ruolo lasciato vacante da Gene Wilder a Dan Aykroyd, che aveva lavorato con lui in The Blues Brothers (1980).
Jamie Lee Curtis
Anche la presenza di Jamie Lee Curtis (1958) che nella pellicola recita il ruolo della prostituta Ophelia, fu avversata dalla produzione. Dopo Halloween (1978) e Halloween II (1981) il nome dell’attrice, infatti, era associato a pellicole di serie b, ma anche questa volta John Landis fece orecchie da mercante e la volle in Una poltrona per due.
La trama
La trama del film è probabilmente nota a tutti: due uomini d’affari i fratelli Randolph Duke (Ralph Bellamy, 1904-1991) e Mortimer Duke (Don Ameche, 1908-1993) a seguito di una scommessa per un solo dollaro, decidono di scambiare la vita agiata del loro dipendente Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd) con quella del povero Billy Ray Valentine (Eddie Murphy). Lo scherzo crudele costerà caro ai due fratelli.
Successo al botteghino
Nel 1983 Una poltrona per due guadagnò negli Usa 90,4 milioni di dollari, divenendo il quarto incasso della stagione. Uscito in America l’8 giugno di quell’anno, fu distribuito in Italia il 19 gennaio 1984.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)