I ricordi di quelli che erano bambini 50 anni fa, sono indissolubilmente legati ai rari spazi, attesi con trepidazione, che la Rai dedicava ai cartoni animati. Gustavo (Gusztáv), pur avendo un appuntamento fisso, subiva spesso la sfortunata sorte d’essere usato anche come tappabuchi.
Trasmissioni dell’est
Nella tv degli anni ’70 non era insolito, infatti, assistere a prodotti provenienti dall’Europa orientale, di buon livello e soprattutto a basso costo.
Prodotto ungherese
Gustavo era uno di questi. Realizzato dalla Pannonia Film, il più importante studio d’animazione ungherese, fu ideato da trio Attila Dargay (1927-2009), József Nepp (1934-2017) e Marcell Jankovics (1941-2021).
In onda su Rai 1
La prima serie di Gustavo, 68 episodi realizzati fra il 1964 e 1968 originariamente per il grande schermo, approdò in Italia il 20 febbraio 1968 alle 13 nel contenitore Oggi cartoni animati, poi negli anni ‘70 con il titolo Le avventure di Gustavo in onda il venerdì alle 13 su Rai Tv 1 (poi Rai 1), nello spazio Oggi disegni animati.
La seconda serie
Fra il 1975 e il 1979 ne furono prodotti altri 52 episodi, con caratteristiche grafiche diverse rispetto ai precedenti.
Storie autoconclusive…
Le storie, della durata di 5-6 minuti e autoconclusive, erano incentrate sulla figura di Gustavo, personaggio gracile e con appena due capelli in testa, protagonista di disavventure bizzarre e surreali.
…. e indipendenti
Ogna trama era totalmente indipendente dall’altra. Tanto che in alcuni episodi Gustavo risultava ammogliato, in altri scapolo.
Linguaggio incomprensibile
Altra caratteristica: il linguaggio incomprensibile usato nelle storie, un vero e proprio grammelot. Non essendo ascritto ad alcun specifico territorio, ciò permise al cartone d’essere trasmesso in tutto il mondo (USA e Nuova Zelanda comprese).
La sigla
Singolare anche la sigla di Gustavo, una sorta di improbabile swing realizzato dal compositore Zsolt Petho (1937-2016).
Autentico tappabuchi
Il cartone Gustavo condivise in l’Italia, la stessa sorte toccatagli in altri paesi come l’allora Jugoslavia e la Croazia: essere usato come tappabuchi.
Il fuori programma
Il famoso fuori programma Rai, comportava la messa in onda di un riempitivo, quando ad esempio una trasmissione terminava in anticipo rispetto al previsto.
Pegaso Kid
Gustavo, fu poi trasmesso negli anni ’80 primi anni ’90 dalle reti locali, nel contenitore Pegaso Kid realizzato dalla Pannonia Film per il mercato dell’est europeo e arrivato anche in Italia.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)