Negli anni ’60 e ’70, Milano rappresentava il cuore del boom economico italiano, ma nel tessuto della città si annidava un oscuro segreto: un serial killer agiva silenziosamente, prendendo di mira le donne nubili senza rubare nulla, semplicemente uccidendo per puro piacere.
Un’area ben definita
Questo oscuro individuo operava in un’area ben definita, tra Via Filzi, Piazza Cordusio, Via Pace, Brera e Piazza Duomo, seminando terrore per oltre un decennio, tra il 1963 e il 1976.
Assassinate per strada o in casa
Le indagini rivelarono uno schema complesso e inquietante. Alcune donne venivano assassinate dal serial killer per strada, mentre altre lasciavano entrare l’assassino nelle proprie case, dove avvenivano gli omicidi.
Nessun oggetto rubato
Una particolarità degna di nota era il disordine lasciato dal serial killer dopo l’omicidio, come se cercasse di depistare la scena del crimine, ma senza mai rubare nulla.
La polizia indaga
La polizia, incaricata di risolvere questi delitti, si concentrò su ogni dettaglio, cercando legami tra le vittime e possibili sospetti tra i lavoratori della zona.
Vittime nubili
Le donne scelte come vittime erano principalmente nubili e soprattutto una cosa era chiara sin dall’inizio: questi omicidi non erano motivati da motivi di furto, ma da una sete incontrollabile di sangue.
Approcci diversi
Una delle caratteristiche più sorprendenti di questi delitti fu la varietà di approcci dell’assassino. Mentre alcuni omicidi avvenivano per strada, altri si consumavano all’interno delle abitazioni delle vittime.
Zero furti
L’elemento comune era la mancanza di furto: oggetti di valore, denaro e gioielli non venivano mai toccati.
Fine della storia
Dopo il 1976, la serie di omicidi cessò, portando a una frenata nelle indagini e all’affievolimento dell’interesse mediatico.
Capitolo oscuro
L’identità di questo assassino rimase un enigma irrisolto, lasciando dietro di sé un oscuro capitolo nella storia di Milano.
Una città sconvolta
La città rimase sconvolta e spaventata da questi eventi, mentre la polizia continuava a cercare risposte, senza mai giungere a una conclusione soddisfacente. (E.M. per 70-80.it)