Andiamo alla riscoperta della cucina degli anni 70-80 quando, ancora lontani da principi salutistici e abitudini a km zero, tuffavamo le pietanze in panna e maionese, seguivamo mode iperlipidiche e procedevamo a impiattamenti che si credevano artistici ma che oggi ci appaiono grotteschi!
Ritroviamo allora attraverso un banchetto ideale quei piatti ormai spariti – fortunatamente, verrebbe da dire – dalle nostre tavole.
Scenografie sontuose…
Il primo aspetto che colpisce rivedendo le foto dei piatti dell’epoca è la ricerca di un impiattamento che agli occhi di allora apparisse ricercato. Sì, perché in quegli anni era quasi più importante l’aspetto formale del sapore: c’erano timballi di riso, insalate russe “in forma”, aspic di gelatina, affettati a cascata o su piatti con fogge bizzarre.
…e scultoree
Una sorta di mania scultorea sembrava imperversare, tanto che spesso il cibo veniva rimodellato per prendere la forma di altro cibo, in una sorta di bizzarra trasfigurazione pseudo-artistica. Ricordiamo a questo proposito, oltre al mitico pesce finto, le finte capesante al salmone, preparate con salmone, besciamella e mozzarella.
Panna…
La panna era onnipresente e immanente! La si usava con tutto: con la salsiccia, con il salmone, con il prosciutto, con i funghi, con i piselli, la si metteva nella pasta, nel pesce, nella carne, sopra, dentro e sotto ogni dolce!
…besciamella, maionese e gelatina
La besciamella imperava nei ripieni e per le gratinature e anche la gelatina veniva rifilata in ogni piatto. La maionese amalgamava tutto e la gelatina permetteva di riciclare qualsiasi avanzo.
Fantasia artistica. Forse
Cetrioli, piselli, pomodori, uova, carne… bastava un po’ di fantasia e un pizzico di creatività per disporre il tutto su tanti strati colorati e avere un piatto dall’apparenza artistica. O quasi.
Il menu tipo della cucina anni 70-80
Passando alle singole portate vi proponiamo con parole e immagini un tipico menu di quegli anni. Dall’antipasto al dolce, divertitevi a fare le vostre ordinazioni!
Antipasti
Tra gli antipasti che andavano per la maggiore c’erano il cocktail di scampi in salsa rosa, l’insalata russa, le tartine al caviale e soprattutto il mitico pesce finto!
L’inquietante pesce finto
Patate schiacciate, capperi e tonno in scatola, il tutto modellato in forma di pesce e poi decorato con maionese, capperi e sottaceti che dovevano simulare occhio, branchie, pinne e scaglie.
Primi piatti
Come dimenticare le pennette alla vodka e salmone? New entry di quegli anni che spopolava grazie all’esotismo che pareva così raffinato della vodka.
Risotto allo champagne o alla fragola
Lo stesso che ci faceva propendere per il risotto allo champagne o alla fragola, mentre i tortellini alla panna e prosciutto imperavano sulle tavole dei più affrettati e i primi “mari e monti” tentavano di sposare gusti assai lontani.
Secondi piatti
Tra il filetto al pepe verde (con salsa pannosa ovviamente), le scaloppine ai funghi con la panna, l’onnipresente vitello tonnato, le uova ripiene tonno e maionese e il cordon bleu regna su tutti il mitico polpettone farcito con uovo, un must delle tavole della domenica!
Anche senza
Saporito e scenografico quanto basta per saziare occhi e stomaco. A volte anche senza averlo mangiato.
Contorni
I contorni non erano da meno: cavolfiore o finocchio gratinato alla besciamella, aspic di verdure in gelatina e pomodori ripieni in tutte le salse.
Opulenza
L’opulenza in fatto di ingredienti ed aspetto non risparmiava neanche la parte che per definizione serve ad accompagnare il pasto!
Dessert
Creme e panna non potevano certo risparmiare il carrello dei dolci! Saint-Honoré, profiteroles e il tiramisù che nacque proprio negli anni 70 andavano per la maggiore.
Split e melba
Ricordiamo due classiconi alla frutta e gelato che sono ormai spariti dai nostri menu: la banana split e la pesca melba, con pesca sciroppata gelato alla vaniglia e crema di lamponi.
Cocktail
Chiudiamo ricordando che l’aperitivo che andava per la maggiore in epoca pre-Spritz era il Gin Fizz mentre per il dopopasto c’era il pannoso Alexander: con la spolverata di noce moscata era la morte sua!
Cosa resta oggi della cucina degli anni 70-80?
Questi piatti sono oggi in buona parte superati, anche se nei ricettari e nelle abitudini familiari hanno lasciato tracce profonde.
Riserva
E siamo sicuri che – forse con meno panna o sotto forma di rivisitazioni più moderne – molti ancora attingano a questa riserva di cibi d’epoca.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (A.F. per 70-80.it)