Per più di quarant’anni il Festivalbar ha allietato l’estate degli italiani, scandendo, a mo’ di metronomo, le fasi e l’evoluzione della musica nostrana, divenendo, dopo il Festival di Sanremo, la kermesse musicale più amata.
Vittorio Salvetti
Nei primi anni ’60, quando a celebrare le hit dell’estate c’erano i jukebox disseminati nei bar di tutta Italia, Vittorio Salvetti (1937-1998) ebbe la brillante idea di creare una manifestazione canora in cui si sfidavano i protagonisti del periodo.
I più gettonati
Il termine “più gettonato” ancora in uso, venne coniato proprio da Salvetti, poiché in base ai gettoni inseriti nei jukebox cui era collegato un apparecchio che rilevava il numero di selezioni, veniva decretato il successo di questo o quel brano.
Quel 1967
Il salto di qualità si ebbe nel 1967 quando il consesso canoro approdò in tv prima sul Secondo Programma, l’attuale Rai 2.
Il Programma Nazionale
Per poi migrare sul Programma Nazionale (oggi Rai 1), salvo tornare, sempre con Salvetti al timone, sul secondo canale Rai fino al 1982
L’Arena di Verona
Ad andare in onda in diverse location fu solo la serata finale. E negli anni l’Arena di Verona divenne il luogo ideale ad accogliere il sempre più numeroso pubblico giovane.
Il mito del manager
Si racconta che Vittorio Salvetti trascorresse ore ad ascoltare dischi e incontrare giovani cantanti per creare il cast giusto della sua manifestazione.
Lucio Battisti
Fu lui a lanciare Lucio Battisti (1943-1998), che si aggiudicò due edizioni consecutive del Festivalbar, nel 1969 e 1970.
Arriva la Fininvest
Nel 1983 il Festivalbar passò alle reti Fininvest e la manifestazione canora venne ulteriormente valorizzata in una nuova veste itinerante.
In giro con il Festivalbar
Il Festivalbar, infatti, toccava da giugno fino alla serata finale di settembre le più importanti località turistiche italiane, con l’appuntamento televisivo fisso del giovedì su Canale 5.
Claudio Cecchetto…
Sempre sotto la supervisione di Salvetti, che non mancava di fare la sua apparizione sul palco nella serata finale, a farsi largo per cinque edizioni fu Claudio Cecchetto (1952), già sull’onda del successo grazie alla conduzione di ben tre Festival di Sanremo.
e tutti gli altri
Il Festivalbar consolidò il successo di numerosi conduttori televisivi, come Gerry Scotti (1956), Amadeus (Amedeo Umberto Rita Sebastiani, 1962), Federica Panicucci (1967), Alessia Marcuzzi (1972), Simona Ventura (1965) e Fiorello (Rosario Tindaro Fiorello, 1960).
Gli anni ‘80
Gli anni ’80 furono la cornice ideale per il Festivalbar che si calò perfettamente nelle atmosfere del periodo, con la neonata Videomusic che riprendeva la moda dei video musicali lanciata da programmi come Deejay Televison e Mr Fantasy.
Radio e tv
Proprio i passaggi in radio e tv oltre alle classifiche di vendita, furono i nuovi punti di riferimento al posto dei jukebox ormai retaggio del passato.
I successi dell’estate
Quanto alla musica, il Festivalbar battezzò negli anni ’80 successi ancora sulla bocca di tutti come Bollicine di Vasco Rossi (1952) trionfatore dell’edizione 1983, Fotoromanza di Gianna Nannini (1954) nel 1985, Ti pretendo di Raf (Raffaele Riefoli, 1959) nel 1989.
Beauty contest
Nel tentativo di svecchiare una formula che cominciava a mostrare l’usura del tempo, all’interno della kermesse furono inseriti concorsi di bellezza di cui il patron Salvetti strenuo difensore di quella originaria non era affatto entusiasta.
Addio a Vittorio Salvetti
Ma l’intento fu stoppato dalla scomparsa del creatore del Festivalbar nel 1998.
Fine dei giochi
Così, con gli anni 2000, senza più la guida di Salvetti, il Festivalbar giunse a una fase di stanca.
2007
E la crisi della musica in tv e problemi di budget ne decretarono la definitiva chiusura nel 2007. (E.M per 70-80.it)