Tra gli anni 70 e 80 si è vissuta una breve stagione che ha visto alcuni noti presentatori dell’epoca esibirsi assieme a piccoli cantanti. Si tratta di brani pensati per i bambini, ma che hanno raggiunto posizioni molto alte nelle classifiche di allora, diventando a volte dei veri tormentoni fra cui Sei forte papà.
Gianni Morandi
Il primo ad inaugurare questa moda fu Gianni Morandi (1944) con Sei forte papà, sigla finale del programma televisivo Rete tre, condotto dallo stesso Morandi nel 1976.
Arca di Noè
Il testo dipinge l’immagine di un padre-eroe pronto a salvare sulla sua “arca di Noè” qualunque animale si trovi in difficoltà, durante un temporale in campagna.
Rete tre
La Rete tre della Rai sarebbe nata solo tre anni dopo, ma tra il 30 ottobre e il 27 novembre 1976 Enzo Trapani (1922-1989) si inventa 5 puntate di un programma sperimentale che porta questo nome.
Parodia del futuro
Si tratta della parodia di un’ipotetica nuova emittente televisiva, voluta da un fantomatico dirigente della Rai interpretato da Arnoldo Foà (1916-2014).
La satira
Senza ospiti, né pubblico, né conduttori era una satira verso il modo in cui erano fatti i vari programmi televisivi di quegli anni. Venivano di volta in volta presi di mira i varietà, le telecronache sportive, gli sceneggiati, i quiz, l’informazione e così via.
Figli d’arte
La trasmissione non era quindi diretta ai bambini, né il tema del brano aveva relazione alcuna con quello del programma, ma gli autori ebbero l’idea geniale di farne cantare la sigla alla figlia dello stesso Morandi, Marianna (1969), assieme a quello dell’autore della musica Bruno Zambrini (1935), il piccolo Andrea.
Il filone
Sei forte papà inaugurò così un filone di piccoli cantori che da quel momento si sarebbero più volte affiancati a personaggi noti della televisione italiana.
Grande successo
Il 45 giri ebbe un immediato successo discografico, entrando nella classifica dei più venduti in Italia all’ottava posizione, per poi passare in vetta e restare nella Top Ten per tredici settimane, risultando l’ottavo singolo più venduto del 1976.
Nino Manfredi
Diverso il caso di Nino Manfredi (Saturnino Manfredi 1921-2004), che nel 1978 cantò Ma Tarzan lo fa, sigla del cartone animato Tarzan.
Nella scia
Il personaggio di Tarzan in quegli anni andava per la maggiore in film, telefilm e parodie (ricordiamo quella esilarante di Sandra e Raimondo). Non mancò, ovviamente, il cartone animato.
Ma Tarzan lo fa…
Il testo della canzone si basa sui moniti di un padre che cerca di contenere le marachelle di un bambino che ne combina di tutti i colori, cercando di imitare l’eroe della giungla.
Corrado e Carletto
Stesso piglio di paternalistico rimbrotto nel testo di Carletto, la canzone cantata da Corrado (Corrado Mantoni 1924-1999) assieme a Simone, figlio di Stefano Jurgens (1953), autore del testo e amico di Corrado.
Rap ante letteram
Si tratta di una semplice filastrocca che oggi potremmo quasi definire rap ante litteram, che fu presentata in televisione nel varietà di Rai 1 Fantastico 3 nel 1982.
Al primo posto!
Il brano riscosse un enorme successo a livello di vendite, arrivando al primo posto nella classifica dei dischi più venduti e uscendo dalla Top Ten dopo ben 14 settimane. Alla fine dell’anno risultò essere il nono singolo più venduto in Italia nel 1983, conquistando un disco d’oro.
Carlitos
Di questa canzone ne venne fatta anche una versione in lingua portoghese, intitolata Carlitos, Carlitos e cantata da Fernando Correia Marques (1954) e Henrique Feist (1972), ed ebbe un grande successo di vendite in Portogallo.
Sei contento papà?
Visto il grande successo ottenuto, nel 1983 fu realizzato anche un sequel della canzone dal titolo Sei contento papà? che ebbe anch’esso un grande successo, pur non riuscendo ad eguagliare quello di Carletto.
Ciao Gente
Cantato sempre da Corrado e dal piccolo Simone Jurgens, la sua versione strumentale fu utilizzata come sigla del varietà televisivo Ciao Gente condotto da Corrado su Canale 5 nell’autunno 1983.
L’ho fatta nel letto!
Carletto l’ha fatta nel letto, ma il tema della pipì era già stato sfruttato con notevole successo anche da Pippo Franco (Franco Pippo, 1940) nel 1979.
Sanremo
Mi scappa la pipì, papà! Pippo Franco canta per il pubblico di Sanremo una canzone che sarebbe diventata un tormentone per i bambini di quegli anni e non solo.
In classifica!
Il brano ebbe un notevole successo discografico, entrando nella classifica dei più venduti in Italia all’ottava posizione, per poi stazionare in vetta per 4 settimane, rimanendo nella Top Ten per quindici settimane e risultando il quindicesimo singolo più venduto dell’anno.
Me hago la pipì
Del brano esiste anche una versione cantata in spagnolo, dal titolo Me hago la pipì, papà.
La puntura
Se si tratta di bambini appare lecito e spesso esilarante affrontare argomenti relativi alla minzione e dintorni. Pippo Franco allora ci riprova nel 1980 con La puntura, portando direttamente sul palco di Sanremo di quell’anno una schiera di bambini che cantava “ma il culetto è mio, è mio e perciò…”.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)