Negli anni 70 la pizza in scatola Catarì si diffonde su tutte le tavole italiane. Se all’origine dell’idea commerciale c’è innanzitutto la crescente necessità di cucinare pasti rapidi, il kit di preparati diventa in seguito un vero e proprio rito familiare.
L’epoca del delivery
Oggi, nell’epoca del delivery che ha reso obsoleta anche la pizza surgelata, l’insieme di forme, profumi e sapori rappresentato dalla confezione della pizza Catarì risveglia ricordi culinari ormai sepolti. Eppure è ancora in commercio…
La nascita della pizza Catarì
Il preparato in scatola per la pizza Catarì nasce negli anni 50, ad opera dell’imprenditore Ernesto Piletti (1901-1979).
Caterina
Caterina (Catarì in dialetto napoletano) era una giovane campana che aveva trovato lavoro alla Royal, l’azienda di preparati alimentari, famosa soprattutto per i budini in busta.
La pizza di Caterina
Caterina è una bravissima cuoca e la sua pizza diventa famosa fra amici e colleghi. Ernesto Piletti le propone pertanto di utilizzare la sua ricetta per creare un kit che permetta di preparare velocemente la sua pizza così buona.
Genialata
L’idea di commercializzare gli ingredienti in versione monodose prepesata si rivela geniale e di fatto insegna agli italiani a fare la pizza in casa.
Il kit
La scatola magica conteneva una busta di miscela di farine, un piccolo barattolo di polpa di pomodoro, una bustina di origano e un cono di carta che serviva a dosare la giusta quantità di acqua da aggiungere all’impasto.
Accessori a parte
L’olio e gli ingredienti per la farcitura non erano compresi e andavano aggiunti a parte.
Nuove abitudini di vita degli anni ’70
È negli anni 70 che le nuove abitudini di vita aumentano l’esigenza di preparare pasti rapidi e tuttavia gustosi.
Soffice o croccante
Nasce la pizza Catarì soffice, a lievitazione istantanea, che si distingue allora da quella croccante, a lievitazione naturale, in cui si doveva lasciar riposare l’impasto per 30 minuti. La pizza soffice invece lievita mentre cuoce!
Oltre il fast
Ma non è solo il nascente bisogno di rapidità a decretare il successo della pizza in scatola.
Il rito in famiglia
I prodotti industriali negli anni 70 avevano un loro fascino e la scoperta di poter facilmente impastare e preparare un piatto fino a quel momento riservato ai luoghi di ristorazione rende il magico kit una sorta di rito familiare.
I gadget per i bambini
E i bambini, oltre a provare il piacere di cucinare la propria pizza direttamente a casa, trovavano inseriti nelle confezioni anche dei gadget fatti su misura per loro.
Cartoncini
Parliamo di mini giochi di società o animali assemblabili in cartoncino.
Sapori, profumi e forme
Il profumo dell’origano e della polpa di pomodoro della pizza Catarì sono ormai impressi nella memoria di chi l’ha preparata almeno una volta. Ma anche le forme di quel magico kit accendono subito ricordi intensi, come quella del cono in carta che permetteva di aggiungere alla miscela di farine la giusta dose di acqua perché l’impasto risultasse perfetto….
Non sempre perfetta…
O quasi…. Perché alla fine capitava spesso che una mano troppo frettolosa non creasse un impasto omogeneo e la pasta della pizza risultasse un po’ grumosa…
…ma sempre amata
Ma non era così grave visto che all’epoca il piacere di gustare una pizza fatta in casa non dipendeva necessariamente dalla bontà della medesima!
Il simbolismo della scatola
La pizza in scatola rappresentava soprattutto un modo veloce e poco costoso di portare in tavola qualcosa di speciale, non tanto legato al gusto, ma all’esperienza.
Le altre marche
La pizza Catarì ebbe un tale successo che non tardarono le emulazioni da parte di altre marche: Barilla, Star, San Martino, in molti cominciarono a produrre kit di pizza in scatola equivalenti. Ognuno proponendo il proprio plus.
Le teglie della Barilla
Le “teglie” della pizza Barilla vivono ancora nella memoria di chi ricorda quei buffi fogli di alluminio da ripiegare sui lati sui quale stendere la pasta risultava un’impresa decisamente più complessa dell’impasto della medesima!
Le pizzette Catarì
Sulla scia del successo della pizza in scatola negli anni 80 nascono anche le pizzette Catarì.
Snack
Si tratta di una sorta di snack al gusto di pizza, fissate nella memoria collettiva dal celebre spot con Giorgio Bracardi (1933)
La pizza Catarì oggi
Non sappiamo quanti siano oggi gli adepti delle pizze in scatola Catarì.
Al farro
Quello che è certo è che non solo il prodotto risulta essere ancora commercializzato, ma ne sono state realizzate versioni “al passo con i tempi” come quella senza glutine e quella alla farina di farro.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (A.F. per 70-80.it)