Correvano i primi anni 70 e negli astucci dei bambini più trendy dell’epoca faceva sicuramente bella mostra di sé una meravigliosa invenzione che non ha avuto il successo che forse meritava: la Mina mì.
Mina mì, target: pensionare i temperini
Nata con l’idea di pensionare tutti i temperini e le matite classiche, questo rivoluzionario strumento di scrittura era composto da dieci cartucce con la punta di grafite, che si infilavano una dentro l’altra.
Matita a cartucce
Quando la cartuccia di punta si era esaurita, veniva tolta ed infilata nella parte posteriore, favorendo l’uscita di una cartuccia nuova con la grafite appuntita.
Pronta all’uso
Pronta per essere utilizzata.
Matita…
Una innovativa concezione che, per i tempi, non era tuttavia di certo a buon mercato: la Mina mì costava infatti 100 lire.
… cara
A conti fatti (comprese le cartucce) ben più di una matita normale.
Alla prova dei fatti…
Il suo prezzo e la sua scarsa durata ne sancirono ben presto il tramonto. Dal punto di vista pratico, infatti, la Mina mì non valeva la metà di una matita tradizionale: durava meno e costava di più!
… la vittoria del temperino
Malgrado la fugace apparizione sul mercato e il suo scarso successo, la Mina mì rimane ancora uno degli oggetti cult degli scolari di quegli anni. (M.A.G. per 70-80.it)
L’autore
Massimo Adriano Gallina abita da sempre a Milano ed è, orgogliosamente, un boomer, oltre che un insegnante, un giornalista pubblicista ed un DJ. Per lui, il mondo è finito nel 1989.