Tra gli anni ’60 e i ’70, si diffuse in maniera massiccia anche in Italia la passione per il Motocross. Il cui esordio aveva avuto luogo in Inghilterra nei primi decenni del ‘900. Lì si svolgevano delle gare chiamate scrambles derivate dal trial, sport molto popolare in UK.
I salti
La differenza sostanziale del cross consisteva nell’accorciamento della pista, nell’aumento del numero di giri e nell’aggiunta di ostacoli artificiali. Finalizzati a consentire l’aspetto più spettacolare: i salti.
Suzuki
La diffusione in Italia del Motocross avvenne negli anni ’60, quando i produttori di moto giapponesi cominciarono a competere con quelli europei.
Finché la Suzuki vinse il primo campionato del mondo della 250 nell’anno 1970.
Il cinquantino che sembrava una 125
Il successo popolare del cross indusse l’industria motociclistica a renderlo accessibile anche al pubblico economicamente meno dotato.
Fantic Motor
Il caso di marketing italiano più famoso è costituito dal Caballero, ciclomotore da 50 cm³ prodotto dalla Fantic Motor.
Dalla Agrati Garelli alla Fantic Motor
Quest’ultima era un’azienda lecchese (Barzago), fondata nel 1968 da Mario Agrati (1944), dell’Agrati Garelli di Monticello Brianza.
Henry Keppel
Il quale si era staccato dall’azienda di famiglia per unirsi a Henry Keppel (1935), responsabile commerciale estero della Garelli. Insieme costituirono una società che produceva mini-bikes, go-karts, enduro destinati al mercato americano.
Il Fantic: il sogno del quattordicenne
Il Caballero, dotato di un motore a due tempi della Motori Minarelli, era destinato all’utenza quattordicenne sprovvista di patente di guida. Il prodotto fu presentato nel 1969 al Salone del ciclo e motociclo di Milano.
Da Regolarità
Nonostante la ridotta cilindrata, l’ impostazione del Fantic era da moto almeno da 125 cm³, col classico layout delle moto da fuoristrada. Anzi, da regolarità, come si diceva al tempo (oggi si chiamano enduro). Con telaio alto da terra, parafanghi elevati sulla ruota.
Nella terra del Manzoni
Prodotto in Lombardia (a Barzago, originariamente in provincia di Como), le serie Caballero della Fantic Motor vennero realizzate in due tipi diversi, con cambio a 4 o 6 marce.
Rosso e blu
Che si riconoscevano anche dalla colorazione specifica diversa tra di loro: il rosso per il 4 marce ed il blu per la versione a 6.
Il boom del ’73
Le versioni di maggior successo videro la luce nel 1973 con la presentazione della terza serie, sempre offerta con Motori Minarelli da 4 o 6 marce e caratterizzata anche dalla presenza di un’alta marmitta a sogliola sul lato destro.
Appariscente
Decisamente appariscente, grazie alla presenza di una protezione antiscottature cromata; mentre i parafanghi anteriore e posteriore erano in acciaio inox.
La fine di un’epoca
Gli ultimi modelli di Caballero derivati dalla versione originale di 12 anni prima vennero prodotti sino al 1981.
Il trial
Nel frattempo l’azienda lecchese aveva trasferito la maggior parte delle energie verso il settore del trial.
Stesso nome
Ma ciò non toglie che vennero presentati ulteriori modelli con lo stesso nome Caballero, frutto però di progetti totalmente nuovi con pochi punti di contatto con il passato.
Chiusura
Modelli con questa denominazione erano ancora presenti sul catalogo al momento della chiusura dell’azienda nel 1995.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)